Capelli: etimologia e simbolismi
- Lara Ferrari
- 22 gen 2022
- Tempo di lettura: 2 min
- La parola "capello" deriva dal latino "capillum", verosimilmente inteso come l'unione di "capitis" e "pilum", ovvero i peli del capo.
- La branca della dermatologia che studia l'anatomia, la fisiologia e la patologia dei capelli e dei peli è la tricologia, parola che non deriva dal latino ma dal greco (tricos = capello e logos = discorso/studio).
Abbiamo visto insieme nel post precedente come i capelli - e le loro relative forme - siano stati considerati sempre come segno di forza, energia, fertilità, bellezza.. con ripercussioni importanti sull’aspetto sociale e morale.

Approfondiamone ora l'aspetto simbolico: nella religione, dalla rasatura circolare dei monaci lungo la sommità del capo (la cosidetta tonsura) alla rasatura completa dei monaci buddisti, il taglio dei capelli assume il senso del sacrificio, della rinuncia ad alcune caratteristiche dell’essere umano, come la propria identità.
Nell'antichità le donne non mostravano mai capelli sciolti in pubblico: sciogliersi i capelli era un gesto intimo riservato solo al proprio uomo o a momenti emotivamente importanti della vita; questo simbolismo si è mantenuto ancora a lungo fino a circa gli anni '50..quando le nostre nonne tenevano i capelli lunghi e legati in crocchie di trecce. Soltanto la sera li slegavano per dormire ed al mattino, dopo un lungo rituale di pettinatura e pulizia con un pettine stretto, li riannodavano pazientemente!

Una particolare simbologia trovava poi corrispondenza tra capelli e dolore o lutto: diventano perciò atti simbolici il gesto di rasarsi i capelli a zero, lasciarli incolti, oppure cospargersi la testa di cenere quando si era sopraffatti dal dolore e dalla disperazione o per penitenza. ‘Strapparsi i capelli per il dolore’ è l'espressione per eccellenza associata ad una situazione estrema di sofferenza.
Tipiche figure degli anni '50 nel Nord Italia, erano gli orfanelli, ingaggiati appositamente dietro compenso per piangere il defunto lungo i cortei funebri. In tutto il Meridione e in Sardegna, c’erano invece le lamentatrici, chiamate in Sicilia prefiche o reputatrici, donne molto povere che si facevano assoldare per piangere i morti altrui e per intonare nenie funebri ad evocare le virtù e le gesta del defunto.
Il simbolismo dei capelli trova poi riferimenti nella mitologia di moltissime culture fin dall’antichità..uno fra tutti, il mito dei capelli lunghi di Sansone, che procuravano all'eroe una forza invincibile.
Altro mito legato ai capelli può essere associato a Medusa dai capelli di serpente: la più nota delle tre sorelle mostruose cosiddette "Gorgoni" dell’antica mitologia greca. Secondo il mito, la bellezza particolare di Medusa attirò le attenzioni di Poseidone, dio del mare, che la desiderò e la prese nel santuario di Atena, divinità delle Arti, della Sapienza e della Guerra. La dea allora fece vendetta trasformando i capelli di Medusa in serpenti, in modo che chiunque la guardasse direttamente si trasformasse in pietra...
Successivamente la povera Medusa fu decapitata dall'eroe Perseo che era solito portare in giro la macabra testa, per sfruttarne il potere pietrificante..
Qui di seguito ho voluto inserire l'immagine di una nuova statua di Medusa realizzata nel 2008 dall'artista italo-argentino Luciano Garbati e posizionata davanti al tribunale di New York ad omaggiare la rabbia delle donne vittime di abuso.

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