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Falsi miti sulla neve...e un hotel poco terrestre!



Sulle neve, in quanto fenomeno naturale atmosferico, si pensa di sapere ormai quasi tutto: ma non tutto quello che si sa (come ahimè spesso accade, anche in natura!) a volte ha effettivo riscontro scientifico. Falsi miti, credenze popolari, tradizioni che si tramandano nel tempo...spesso la fanno da padrone e superano oggettività ed evidenze scientifiche, quando si parla di fenomeni naturali. Vediamo 4 falsi miti che riguardano la neve:


1)Nevica solo a O °C.

E' un primo falso mito: se l’acqua, nella sua discesa, incontra strati dell’atmosfera con temperature sotto lo zero, riesce a formare minuti cristalli di acqua congelata.

Tra 0 e -5 °C, i cristalli si aggregano a formare quindi fiocchi di neve (dalla forma esagonale come quella della molecola dell'acqua) sia per urto reciproco, sia per la presenza sulla loro superficie di una sottile pellicola d’acqua che, gelando, li salda. Ecco che nevica e cadono i fiocchi derivanti proprio dall’unione di più cristalli. Se poi la temperatura scende ulteriormente al di sotto dei -5 °C, i cristalli non riescono ad aggregarsi perché la pellicola d’acqua che li ricopre è ghiacciata ed in questo caso, niente fiocchi di neve!


2)La neve naturale è sempre bianca, i colori sono artificiali.

In realtà non è esattamente così: esiste in natura la neve rossa, rosa o caratterizzata da macchie verdastre o azzurre. Queste colorazioni sono dovute alla presenza di alghe, i cui pigmenti hanno la funzione di proteggerle dalle radiazioni ultraviolette.

No, nessuno si diverte a colorare la neve o utilizzare filtri fotografici, tutto ha una spiegazione scientifica!

Queste alghe (presenti in Antartide così come sulle Alpi) sono dotate di composti che proteggono le cellule dai danni derivanti dal freddo: infatti la temperatura ottimale per la loro crescita è intorno ai -10 °C. Abbiamo così il fenomeno della neve rossa (wow!) che si verifica in alta montagna e nelle regioni polari durante i mesi estivi.


3)Poca neve, nessun pericolo di valanga.

Questo è un falso mito estremamente pericoloso, dal momento che in realtà avviene esattamente il contrario! Se l'inverno infatti è caratterizzato da poca neve, il pericolo di valanga è maggiore dato che, se la neve è poca, questa non riesce a compattarsi ed è più predisposta a scivolare...ecco che occorre fare estremamente attenzione.


4)Nevica solo sulla Terra, sugli altri pianeti sarebbe improbabile.

In realtà, dai dati e rilevamenti in possesso, è stata vista cadere su Marte della neve (non sappiamo ancora se si tratta della stessa consistenza terrestre) tramite la sonda Phoenix, posizionata in prossimità del polo nord del pianeta. Lo strumento che ha permesso di rilevare 'la neve extraterrestre' ha scandagliato l’atmosfera con un raggio laser, e si è potuto ipotizzare la sua genesi : formatasi a circa 4.000 metri di quota, dove la temperatura rasenta i –70 °C, poi una volta raggiunti i 2.500 metri d’altezza, i fiocchi si sono trasformati in gas (fenomeno della sublimazione) a causa delle condizioni di pressione e temperatura.

Anche su Titano (una luna di Saturno) è stata rilevata la presenza di neve di metano, attraverso la sonda Cassini, in orbita proprio attorno a Saturno. La sonda ha osservato la presenza di cirri, nuvole composte da piccoli cristalli di metano, che, di tanto in tanto, possono produrre nevicate sulla superficie di Titano: niente di più consueto dato che su questo corpo celeste il metano segue un ciclo simile a quello dell’acqua sulla Terra!


A proposito di atmosfere extraterrestri...sapevate che è in Svezia è possibile alloggiare in particolari Hotel a forma di UFO, immersi nella pace della Foresta Lapponica? Si tratta del progetto Treehotel messo in piedi nel 2010 da architetti e progettisti con l’idea di creare suite e camere per i turisti e viaggiatori, in perfetta armonia con la natura ed il paesaggio.


Se vi incuriosisce l'idea...di seguito il link per prenotare!




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